Un problema che in molti ristoratori si trovano ad affrontare in questo momento è quello dell’organizzazione della cucina. Come gestire diversi canali di vendita e riuscire ad abbattere i costi? Ne parliamo in questo articolo.
Quella dei ristoratori oggi appare come una “specie a rischio”: distanziamento e paura del contagio potrebbe portare nei prossimi mesi ad un crollo della domanda. Come reinventarsi allora? Una possibile soluzione: le ghost kitchen
È passato quasi un mese da quando in tutta Italia è scattata la serrata delle attività aperte al pubblico. Il provvedimento, necessario per il contenimento del contagio, ha colpito sicuramente in modo molto forte il settore della ristorazione e dell’hospitality, che si trova a far fronte ad una situazione di crisi senza precedenti.
«Scusa, mi potresti cambiare il bicchiere? Questo è sporco».
Quante volte vi siete sentiti dire questa frase, nel vostro ristorante o bar? Beh, lasciatecelo dire: ogni volta è sempre una volta di troppo.
La manutenzione della cucina professionale deve essere pensata un po’ come il tagliando del meccanico, o come la seduta di pulizia dei denti che facciamo dal dentista: un appuntamento periodico che ci aiuta a mantenere il nostro spazio di lavoro in buona salute e a prevenire l’insorgere di problemi più gravi.
70mila: secondo uno studio, questo è il numero dei lavoratori della ristorazione che ogni giorno, in Germania, si assentano dal lavoro per il mal di schiena.
Strutture sempre più grandi, mansioni e processi sempre più complessi: essere un imprenditore alberghiero nel 2019 non è affatto una passeggiata!
È arrivato il momento di acquistare (o di cambiare) la lavastoviglie della tua attività di ristorazione, sia essa un locale, un albergo, una mensa o una pizzeria.
Aprire un ristorante è, per molti, un sogno che si avvera. Ma passare dalla cucina di casa ad una cucina professionale non è affatto semplice!